A poco più di sei mesi dall’inizio della rubrica dell’Agenzia Ansa #VistodaiMillennials emerge che l’agenzia italiana per antonomasia ha parecchi lettori tra i giovani e i giovani-adulti e che –sollecitati a contribuire con scritti originali– volentieri contribuiscono con contenuti personali, intelligenti, attenti al mondo e ben scritti.
Varietà di temi, varietà di stili: viva le buone penne
Lavoro e lavori, beni comuni e diritti, tecnologie, cultura: il mondo a 360° e con approfondimenti di valore. È bello che tanti giovani si mostrino appassionati di scrittura.
Fatta la tara sulla legittima speranza di ottenere qualche buon contatto lavorativo o presso l’editore, suoi concorrenti o enti e soggetti privati, colpisce che ci sia un desiderio generoso di comunicare in modo chiaro dei buoni contenuti, utili a molti e ben proposti.
Ognuno ha davvero il proprio stile ed è entusiasmante scorrere i vari scritti e indovinare come, su quali letture, possano essersi formati.
Chi sono i millennials di buona penna? Giovani con buone idee
Biologi, medici, laureati in lingue o in economia, giovani giornalisti. Tutti under 30 desiderosi di proporre visioni o possibili soluzioni alternative a problematiche magari radicate.
Scorrendo le biografie poste a piè di ciascun articolo salta all’occhio la varietà di professioni, di formazione professionale e personale. Scorrendo i titoli e leggendo gli articoli ci si accorge di quanto forte sia il desiderio di aiutare a guardare in modo diverso il mondo e le sue criticità.
La propositività è davvero la caratteristica che li accomuna. Ed è una buona notizia!